giovedì 29 settembre 2011

L'ABBRACCIO

"Chi sono io?" chiese un giorno un giovane a un anziano.
"Sei quello che pensi" rispose l'anziano " Te lo spiego con una piccola storia.
Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto si videro sulla linea dell'orizzonte due persone che si abbracciavano.
- Sono un papà e una mamma -, pensò una bambina innocente.
- Sono due amanti -, pensò un uomo dal cuore torbido.
- Sono due amici che s'incontrano dopo molti anni -, pensò un uomo solo.
- Sono due mercanti che han concluso un buon affare -, pensò un uomo avido di denaro.
- E' un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra -, pensò una donna dall'anima tenera.
- Sono due innamorati -, pensò una ragazza che sognava l'amore.
- Chissà perche' si abbracciano-, pensò un uomo dal cuore asciutto.
- Che bello vedere due persone che si abbracciano -, pensò un uomo di credente.
Ogni pensiero "concluse l'anziano" rivela a te stesso quello che sei.
Esamina di frequente i tuoi pensieri..
ti possono dire molte piu' cose su te di qualsiasi maestro."

F. Maraldi

lunedì 26 settembre 2011

SPENDI L'AMORE A PIENI MANI

Spendi l'amore a piene mani!
L'amore è l'unico tesoro che si moltiplica per divisione, è l'unico dono che aumenta quanto più ne sottrai, è l'unica impresa nella quale più si spende più si guadagna: regalalo, buttalo via, spargilo ai quattro venti, vuotati le tasche, scuoti il cesto, capovolgi il bicchiere e domani ne avrai più di prima.

domenica 25 settembre 2011

HO VISTO MORIRE L'INNOCENZA SU UN CASTELLO DI SABBIA



La prima ferita le fu inferta quando un bambino, pensando che fosse un fiore, regalò un filo d’erba a sua madre e lei lo gettò via ridendo. Un’altra la ricevette quando, durante una lite tra fratelli, il padre che aveva fretta non ebbe tempo di ascoltare la verità.
Ne subì ancora quando il piccolo sorrise ad un uomo che passava e i suoi lo ammonirono e quando il bambino cercò di spiegare un suo punto di vista e gli adulti non lo presero sul serio.
Poi venne il giorno in cui il bambino si accorse che i suoi nascondevano qualcosa, cercò di capire, ma non gli diedero spiegazioni. Gli imposero di non dire niente. Per l’innocenza fu un duro colpo.
Così, ogni volta che al bambino veniva negata la libertà di ridere, di giocare, di esprimere la sua gioia, la sua creatività, il suo stupore, quelle ferite si facevano più profonde, più letali.
Fu quando il bambino vide che, prima ancora che lui potesse compierlo, qualcuno calpestò il suo castello di sabbia. Fu allora, su quel castello di sabbia, che l’innocenza emise l'ultimo respiro.

sabato 24 settembre 2011

URLA PERCOSSE MINACCE

Urla, percosse, minacce che cosa producono se non alimentare paure, rancori, odio. Il dialogo aperto, invece, favorisce la comprensione profonda e la soluzione di tutto. Scandalizzarsi, perdere la pazienza, irritarsi non serve, soprattutto quando non si conoscono ancora bene i fatti e soprattutto con i figli. Non sempre, infatti, le cose sono come sembrano e non sempre la nostra posizione è quella giusta e, se anche lo fosse, il nostro sdegno che cosa produrrebbe se non l’unico frutto di allontanarci ancora di più.



Due angeli viaggiatori

DUE ANGELI VIAGGIATORI

Due angeli mentre viaggiavano si fermarono per trascorrere la notte a casa di persone benestanti.
La famiglia era sgarbata e si rifiutò d'alloggiare gli angeli nella stanza degli ospiti.
Diedero invece agli angeli una piccola stanza fredda nell'interrato.
Mentre si prepararono il letto sul pavimento l'angelo più anziano vide un buco nel muro e lo riparò. Quando l'angelo più giovane chiese il perchè, l'angelo più anziano rispose, “Le cose non sono mai quelle che sembrano”.
La notte seguente la coppia si fermò presso la casa d'un contadino e sua moglie molto poveri, ma molto ospitali.
Dopo aver condiviso il po' di cibo disponibile, fecero si che gli angeli dormissero nel loro letto così permettendogli d'avere una buona notte di riposo.
Quando il sole si levò il mattino seguente gli angeli trovarono il contadino e sua moglie in lacrime.
La loro unica mucca, il cui latte era la loro unica fonte di guadagno,era li che giaceva morta nel campo.
L'angelo più giovane s'infuriò e chiese al più anziano come aveva potuto permettere che ciò accadesse?
Accusandolo disse, il primo uomo aveva tutto e l'hai aiutato.
La seconda famiglia aveva poco ma era desiderosa di condividere tutto e gli hai lasciato morire la mucca.
“Le cose non sono mai ciò che sembrano” rispose l'angelo più anziano “Quando eravamo nell'interrato della grande casa, ho notato che nel buco c'era conservato dell'oro. Visto che l'uomo era così ossessionato dall'avidità e non era tanto desideroso di condividere la sua fortuna, ho sigillato il muro così non lo troverà mai più. Ieri sera mentre dormivamo nel letto del contadino, l'angelo della morte venne per prendersi sua moglie. In sua vece gli ho dato la mucca. Le cose non sono mai così come sembrano”.

mercoledì 21 settembre 2011

ORA è IL MOMENTO

Se c’è qualcosa di speciale che vuoi fare, ora è il momento.
e c’è qualcosa di speciale che desideri, ora è il momento.
Se si vuole fare la differenza nel mondo, ricordati ora è il momento!
...Non lasciarti ingannare da chi dice di aspettare quando sarai più maturo, saggio o “sicuro”, perchè non funziona così. La saggezza verrà. La forza verrà. La sicurezza verrà. Prima devi iniziare, fai il primo passo verso cio’ che vuoi e cio’ che vuoi ti verrà incontro.

Stephen Littleword

martedì 20 settembre 2011

SII FELICE ORA

Non aspettare di finire l'università,
di innamorarti, di trovare lavoro,
di sposarti, di avere dei figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Non c’e' il momento migliore di questo per essere felice,
la felicità e' un percorso non una destinazione.
Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito
e balla come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi,
e i giorni diventano anni.
Ma l'importante non cambia
e la tua forza, la tua convinzione
non hanno età.
Il tuo spirito e' il piumino che tira via ogni ragnatela.
Dietro ogni traguardo c’e' una nuova partenza.
Dietro ogni risultato c’e' una nuova sfida.
Finche' sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere....

Madre Teresa di Calcutta

domenica 18 settembre 2011

IL SEGRETO DEL CUORE

Il mio papà dice che sono enormemente magnifica. Io mi chiedo se lo sono davvero.
Per essere enormemente magnifica… Sara dice che bisogna avere bellissimi, lunghi capelli
ricci come i suoi. Io non li ho.
Per essere enormemente magnifica… Gianni dice che bisogna avere denti bianchi e
perfettamente dritti come i suoi. Io non li ho.
Per essere enormemente magnifica… Jessica dice che non devi avere quelle piccole macchie
marroni sulla faccia che si chiamano lentiggini. Io le ho.
Per essere enormemente magnifica… Marco dice che bisogna essere il più intelligente della
classe. Io non lo sono.
Per essere enormemente magnifica… Stefano dice che bisogna saper dire le battute più buffe
della scuola. Io non lo so fare.
Per essere enormemente magnifica… Laura dice che bisogna vivere nel quartiere più carino
della città e nella casa più graziosa. Io non vivo lì.
Per essere enormemente magnifica… Mattia dice che bisogna indossare solo i vestiti più
carini e le scarpe più alla moda. Io non li indosso.
Per essere enormemente magnifica… Samantha dice che bisogna provenire da una famiglia
perfetta. Non è il mio caso.
Ma, ogni sera, quand’è ora di dormire, papà mi abbraccia forte e mi dice: “Tu sei
enormemente magnifica e io ti voglio bene”.
Papà deve sapere qualcosa che i miei amici non sanno.

martedì 13 settembre 2011

L'ELEFANTE

Un giorno un re riunì alcuni ciechi e propose loro di toccare un elefante per co...nstatare come fosse fatto.
Alcuni afferrarono la proboscide e dissero: "Abbiamo capito: l'elefante è simile a un timone ricurvo".
Altri tastarono gli orecchi e dichiararono: "È simile a un grosso ventaglio".
Quelli che avevano toccato una zanna dissero: "Assomiglia a un pestello".
Quelli che avevano accarezzato la testa dissero: "Assomiglia a un monticello".
Quelli che avevano tastato il fianco dichiararono: "È simile a un muro".
Quelli che avevano toccato una gamba dissero: "È simile a un albero".
Quelli che avevano preso la coda dissero: "Assomiglia a una corda".
Ognuno era convinto della propria opinione. E, a poco a poco, la loro discussione divenne una rissa.
Il re si mise a ridere e commentò: "Questi ciechi discutono e altercano. Il corpo dell'elefante è naturalmente unico, e sono solo le differenti percezioni che hanno provocato le loro diverse valutazioni e i loro errori".

Buddha

giovedì 8 settembre 2011

...CIò CHE AVRESTI POTUTO ESSERE..


L’importante è mettersi in cammino.
Altrimenti non arriverai da nessuna parte.
E passerai il resto della tua vita a disprezzarti
per ciò che avresti potuto essere e non sei stato.
La meta iniziale del viaggio rappresenta solo lo stimolo per partire.

Massimo Gramellini, da L’ultima riga delle favole

domenica 4 settembre 2011

...I BAMBINI SI STANCANO....

I grandi non capiscono
mai niente da soli
e i bambini si stancano
a spiegargli tutto ogni volta.


Antoine de Saint-Exupéry




SBALORDITO IL DIAVOLO RIMASE....

Sbalordito il diavolo rimase
quando comprese quanto osceno fosse il bene
e vide la virtù nello splendore delle sue forme sinuose.

tratta da ''Paradise Lost'' un'opera di John Milton

LA MEMORIA DELLA GIUSTIZIA

Io stesso allora non dubitavo che in qualunque momento chiunque di noi, uomo, donna, bambino, forse anche il povero ronzino legato alla ruota del mulino, chiunque sapesse cosa era giusto.
Tutte le creature vengono al mondo con dentro la memoria della giustizia.
John Maxwell Coetzee

giovedì 1 settembre 2011

IL SECONDO FINE

Il secondo fine solitamente è quello che spinge ad un’azione e chi ce l’ha quasi sempre lo nasconde forse perché sa, o pensa, che non sia proprio un fine corretto o adeguato, e spera che chi lo deve subire non si accorga del secondo fine. Invece, così come noi, chiunque si accorge che “sotto sotto” c’è qualcosa che viene nascosto. Esplicitare le proprie intenzioni, quindi, è sempre la mossa migliore per portare a termine i propri progetti e poter mantenere la nostra credibilità.