lunedì 16 ottobre 2023

QUANDO I GENITORI INVECCHIANO...



Lasciali invecchiare con lo stesso amore con cui ti hanno fatto crescere... 
 
lasciali parlare e raccontare ripetutamente storie con la stessa pazienza e interesse con cui hanno ascoltato le tue
quando eri bambino... 
 
lasciali vincere, come tante volte loro ti hanno lasciato vincere.... 
 
lasciali godere dei loro amici, delle chiacchiere con i loro nipoti... 
 
lasciali godere vivendo tra gli oggetti che li hanno accompagnati per molto tempo, perché soffrono sentendo che gli strappi pezzi della loro vita... 
 
lasciali sbagliare, come tante volte ti sei sbagliato tu... 
 
lasciali vivere e cerca di renderli felici l'ultimo tratto del cammino che gli manca da percorrere, allo stesso modo in cui loro ti hanno dato la loro mano quando iniziavi il tuo!!
 
Pablo Neruda

mercoledì 14 giugno 2023

TRA 100 ANNI

Tra 100 anni, per esempio, nel 2123, saremo tutti sepolti con i nostri parenti e amici.
Gli estranei vivranno nelle nostre case, che abbiamo lottato tanto per costruire e possederanno tutto quello che abbiamo oggi. 
Tutte le nostre proprietà saranno di sconosciute, che non sono ancora nate... compreso quell'auto per cui hai speso una fortuna, probabilmente sarà in un ferro vecchio, nella migliore delle ipotesi sarà nelle mani di un collezionista sconosciuto.
I nostri discendenti poco o quasi nessuno sapranno chi eravamo, né si ricorderanno di noi. Quanti conosciamo il padre di nostro nonno?
Dopo la nostra morte saremo in ricordo per qualche anno, poi saremo solo un ritratto sulla libreria di qualcuno e qualche anno dopo la nostra storia, le nostre foto, le nostre gesta vanno nel bidone dell'oblio della storia... non saremo nemmeno ricordi.
 
Forse se un giorno ci fermassimo ad analizzare queste domande, capiremmo quanto fosse ignorante e debole il sogno di ottenere tutto...
Se solo potessimo pensarci, sicuramente i nostri approcci, i nostri pensieri cambierebbero, saremmo altre persone...
Avere sempre di più, senza avere tempo per ciò che vale davvero la pena in questa vita .... cambierei tutto questo per vivere e godermi quelle passeggiate che non ho mai fatto.... di quegli abbracci non dati... di quei baci ai figli e ai nostri amori... di quei scherzi che non abbiamo avuto tempo. 
 
Questi sarebbero sicuramente i momenti migliori da ricordare, in fondo ci riempirebbero la vita di gioia..... e che sprechiamo, con avidità, avidità, intolleranza giorno dopo giorno!
C'è ancora tempo per noi! Pensateci!!!
 
Non conosco l'autore...

sabato 11 marzo 2023

INSEGNERÒ A MIA FIGLIA AD ESSERE SE STESSA

Insegnerò a mia figlia ad essere se stessa.

A ricordarsi di sorridere anche quando non è facile.

Le insegnerò che l’amore non è come lo raccontano le favole,

ma la spronerò a conoscerlo. A viverlo.

Le dirò che il tempo non cancella niente,

ma che aiuta a stare meglio. A ritrovarsi.

Le insegnerò ad amare se stessa e poi gli altri.

A non accontentarsi di chiunque.

Le insegnerò ad asciugarsi le lacrime dopo ogni pianto.

Le insegnerò che non sono sempre gli altri a deludere,

a volte sarà anche lei a farlo.

Le insegnerò a vivere di pancia e secondo le sue emozioni.

Le insegnerò che spesso, il bene non riceve altrettanto bene.

Ma non le dirò di smettere di donarlo.

Le insegnerò a camminare a piedi nudi sull’erba bagnata,

a sentirsi libera ma padrona del suo cammino.

Le insegnerò ad entrare in punta di piedi nelle vite altrui.

Le insegnerò ad andare avanti anche con il mondo contro.

Le insegnerò che non sempre è tutto come sembra,

ma che ogni cosa va vissuta prima di giudicarla,

affinché possa riconoscere il bene ed il male.
Ci sono cose che mi auguro viva,

ed altre che si limiti a conoscerle.

Le insegnerò a credere che, se qualcosa la vuole davvero,

questa è facile che si avveri.

Le insegnerò a non arrendersi, a prendersi in braccio e portarsi in salvo perché,

ahimè, spesso sarà da sola a doverlo fare.

Le insegnerò infine, che le cicatrici hanno una storia

e che ad ogni modo saranno una vittoria.

giovedì 23 febbraio 2023

domenica 5 febbraio 2023

PAPA FRANCESCO IN AFRICA

 Il 31 gennaio è cominciato il viaggio di Papa Francesco in Africa. 

Era già andato nell’aprile 2019 quando si inginocchiò davanti ai leader sudanesi a baciare i loro piedi.

Questo il video
 

 

domenica 22 gennaio 2023

PREGHIERA ALLA REGINA DELLA PACE

Aiutaci, dolce Vergine Maria, aiutaci a dire: 
ci sia pace per il nostro povero mondo.
Tu che fosti salutata dallo Spirito della Pace
ottieni pace per noi.
Tu che accogliesti in te il Verbo della pace
ottieni pace per noi.
Tu che ci donasti il Santo Bambino della pace
ottieni pace per noi.
Tu che sei vicina a Colui che riconcilia  e dici sempre sì a Colui che perdona, votata alla sua eterna misericordia,
ottieni a noi la pace.
Astro clemente nelle notti feroci dei popoli, 
noi desideriamo la pace.
Colomba di dolcezza tra gli avvoltoi dei popoli, 
noi aspiriamo alla pace.
Ramoscello di ulivo che germoglia nelle foreste bruciate dei cuori umani, 
noi abbiamo bisogno di pace.
Perché siano finalmente liberati i prigionieri, gli esiliati ritornino in patria, tutte le ferite siano risanate,
ottieni per noi la pace
Per l’angoscia degli uomini
ti chiediamo la pace.
Per i bambini che dormono nelle loro culle.
ti chiediamo la pace.
Per i vecchi che vogliono morire nelle loro case, 
ti chiediamo la pace.
Madre dei derelitti, nemica dei cuori di pietra, stella che risplendi nelle notti dell’assurdo, 
ti chiediamo la pace.

lunedì 26 settembre 2022

IN FILA ALLA CASSA

In fila alla cassa, il display segna 26,80€, la faccia stranita:
"Ah scusi ho dimenticato il bancomat, ho solo 25€ tolgo qualcosa".
Nel piccolo carrello non ci sono patatine o cibi inutili, vedo pane, pasta, latte, pomodori, carta igienica.
L'imbarazzo per chi è distante appena un metro è palpabile, il volto di una mamma poco più che 50enne è corrucciato, deve scegliere cosa sottrarre ai propri figli.
È così che assisto al più bel film italiano, reale più che neorealista, poco dietro un altro signore in fila: "Scusi, le è caduto qualcosa". La signora è sorpresa, a terra c'è una banconota da 10 euro, sa bene che non le appartiene.
Lo sguardo amorevole dell'uomo la convince, é troppo per lei dire che è sua. Non ha vestiti firmati ma non indossa stracci, non ha il trucco ma la sua faccia trasuda sacrifici. Il signore si piega, raccoglie la banconota e le dice: "Probabilmente è successo quando ha aperto il borsello".
Ora sembra una bambina, é felice, soprattutto della sua onestà. Paga e uscendo sorride all'uomo che è davanti a me. Lo guarda per l'ultima volta e dice: "Grazie". Assisto e sono felice anch'io, ho capito la lezione. Quell'uomo avrebbe potuto dire: "Non si preoccupi faccio io". Invece ha scelto di preservare la dignità, sua e della signora.
Chi ha fatto un beneficio taccia, lo ricordi chi lo ha ricevuto.”
Ricordiamoci che il bene si fa in silenzio, il resto è palcoscenico.
 
Scritto da Irene, la cassiera

 

sabato 17 settembre 2022

TUO NONNO MI CHIESE DI SPOSARLO

Tuo nonno mi chiese di sposarlo con una caramella.
Non avevamo niente, si inginocchiò e mi disse :'non ho nulla ora, solo una caramella, ma se vuoi possiamo costruire tutto insieme.
E tu?
Ho aperto la caramella, l'ho divisa in due e l'abbiamo mangiata. Da quel momento abbiamo diviso e condiviso tutto. Siamo caduti, ci siamo rialzati e abbiamo costruito.
Tutto insieme. Abbiamo vissuto momenti difficili, di stanchezza, ma ci siamo sempre stati l'uno per l'altro. Fino all'ultimo.
Altri tempi nonna
"Il tempo non cambia il modo di amare.
Quello che è cambiato è che non avete più esempi belli da seguire.
Mo avete paura di tutto.
Non vi sposate per paura di non riuscire a costruire. Appena litigate vi lasciate perché poi pensate di trovarne uno migliore. Siete sempre alla ricerca della perfezione, come se poi esistesse.
Vi manca la percezione della realtà. Della felicità nelle piccole cose.
Fate ste grandi dimostrazioni, anelli da migliaia di euro, un video esagerato per le proposte di matrimonio e poi vi perdete il momento.
Quella cosa intima che custodite in due, solo in due per tutta la vita.
È questo che vi manca.
Il coraggio di vivere la vita e l' amore per quello che sono e non per come lo immaginate
Una caramella e 50 anni insieme.
 

Maria Prisco

LA FILASTROCCA DELL'AUTOSTIMA

 

Non dirmi “sciocco” oppure “somaro”,
sono parole dal gusto amaro.
 
Non dirmi “aspetta, ti rispondo dopo”,
se lo chiedo ora, ci sarà uno scopo.
 
Non chiedermi sempre e solo perché,
ne sono certo, lo sai già da te.
 
Se poi non mi urli tutti i santi giorni,
sarò più felice quando ritorni.
 
Non chiedermi cose sotto ricatto,
o imparerò il prezzo di averlo fatto,
non per amore, ma per esser costretto
e non di certo perché ci rifletto.
 
Se sono stanco e non capisco niente,
è perché stanca è anche la mente.
 
Non mi gridare se rovescio il latte,
chissà tu, da piccola, quante ne hai fatte.
 
Non dirmi mai che non si può fare,
tra il dire e il fare non sempre c’è il mare,
o che non posso cambiare il mondo
e ci crederò in un nanosecondo.
 
Se aggiungi sempre “ma”, “forse”,‘‘però”,
stai pur sicura non ce la farò.
 
Poi, se lo posso fare da solo,
non aiutarmi e prenderò il volo.
 
Mostrami invece parole belle
e te lo assicuro, toccherò le stelle.
 
Stefania Contardi

domenica 5 giugno 2022

TIENIMI L'ULTIMO POSTO

Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello che non dà troppo nell’occhio,
in fondo alla tavola,
più vicino ai camerieri che ai festeggiati.
Perché non so stare con le persone importanti.
Non so vincere.
Non sono capace a far festa come gli altri.
 
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello che nessuno chiede.
Giù, in fondo al bus sgangherato
che trasporta i pendolari della misericordia
ogni giorno dal peccato al perdono.
 
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello in fondo alla fila.
Aspetterò il mio turno
e non protesterò se qualche prepotente
mi passerà davanti.
 
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Per me sarà perfetto
perché sarai Tu a sceglierlo.
Sarò a mio agio
e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori.
Sarà il mio posto.
Sarà il posto di quelli come me.
Di quelli che arrivano ultimi,
e quasi sempre in ritardo,
ma arrivano,
cascasse il mondo.
Tienimi quel posto, Dio mio."
 
Eric Pearlman

 

domenica 24 aprile 2022

SAN GIOVANNI PAOLO II ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU'


 

Il Coro della Diocesi di Roma diretto da mons. Marco Frisina alla XV giornata mondiale della gioventù presieduta da san Giovanni Paolo II nel 2000.

Un momento indimenticabile!!!

domenica 20 marzo 2022

SIGNORE GESU' FERMACI

Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi. 

Signore Gesù, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi. 

Signore Gesù, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi. 

Signore Gesù, che vedi ancora le mani armate all'ombra della tua croce, abbi pietà di noi. 

Perdonaci Signore, perdonaci se non contenti dei chiodi con i quali trafiggemmo la tua mano, continuiamo ad abbeverarci al sangue dei morti dilaniati dalle armi".

Perdonaci se queste mani che avevi creato per custodire si sono trasformate in strumento di morte. 

Perdonaci Signore se continuiamo ad uccidere nostro fratello. 

Perdonaci se  continuiamo come Caino a togliere le pietre dal nostro campo per uccidere Abele. 

Perdonaci se continuiamo a giustificare con la nostra fatica la crudeltà, se con il nostro dolore legittimiamo l'efferatezza dei nostri gesti. 

Perdonaci la guerra, Signore. Perdonaci la guerra, Signore. Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, ti imploriamo, ferma la mano di Caino. 

Illumina la nostra coscienza. Non sia fatta la nostra volontà. Non abbandonarci al nostro agire. 

Fermaci Signore, fermaci. 

E quando avrai fermato la mano di Caino, abbi cura anche di lui, è nostro fratello. O Signore, poni un freno alla violenza. Fermaci Signore. Amen".

 

Scitta dall'Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, letta da papa Francesco all'udienza generale del 16/03/2022

domenica 27 febbraio 2022

QUANDO MORIRO'

Quando morirò dirò tutto a Dio.
Gli dirò che nel mondo che ha creato
a comandare c'è un essere ingrato.
Quando morirò dirò tutto a Dio,
gli dirò del vostro fare indifferente,
del vostro guardarci come fossimo niente.
 
Quando morirò dirò tutto a Dio.
Gli dirò che mi manca il mio papà
e che ora sento freddo in questa stanza.
Vorrei un mondo per chi come me
è nato dall'altra parte della strada,
è nato dall'altra parte della vita,
dalla parte sbagliata.
 
Quando morirò dirò tutto a Dio,
dei beni che ci avete confiscato,
tra questi ci sono
le persone che abbiamo amato.
 
Quando morirò dirò tutto a Dio,
dicono lui sia amico dei bambini
non come questi idioti
travestiti d'assassini.
 
Vorrei un mondo per chi come me
è nato dall'altra parte della strada,
è nato dall'altra parte della vita,
dalla parte sbagliata.
Vorrei un mondo per chi come me
è cullato dalle bombe della notte,
dalla polvere da sparo,
dai palazzi in fiamme,
dalle grida disperate delle mamme.
Dove hai nascosto la mia mamma, maledetta guerra ?
 
Quando morirò dirò tutto a Dio,
degli anni che mi avete rubato,
della vita che non ho mai vissuto,
ora vi saluto...
vado a dire tutto a Dio. 
 
Martina Attili

 

domenica 17 ottobre 2021

Il PRINCIPE WILLIAM



 

"Salvare la Terra deve essere prioritario rispetto al turismo nello Spazio". È schietto e diretto il principe William, che parlando con la Bbc ieri sera ha attaccato la nuova corsa allo Spazio, incarnata da ambiziosi tycoon mondiali come Jeff Bezos di Amazon, Elon Musk di Tesla e Richard Branson di Virgin, per portare nel cosmo anche le persone “normali” e non solo gli astronauti. "Le grandi menti del nostro tempo", è stato il monito del duca di Cambridge, "dovrebbero pensare a dedicare le loro energie a salvare questo pianeta, e non a cercarne un altro dove andare a vivere". 

Fonte: Green&Blue



 

TROPPO TARDI

Più tardi! Più tardi!
Ci sentiamo più tardi.
Ti chiamo più tardi.
Ci vediamo più tardi.
Andiamo a fare una passeggiata più tardi.
Ti dirò come mi sento dopo.
Più tardi saprai quanto sei importante per me.
Più tardi forse ti amerò e forse dimenticherò.
Conserviamo tutto per dopo e dimentichiamo che il ′′ dopo ′′ non è nostro!
Che le persone ′′ più tardi ′′ potrebbero non essere più con noi.
Quel ′′ dopo ′′ potremmo non sentirli più,
non vederli.
Quel ′′ dopo ′′ i bambini non sono più figli,
e i genitori sono solo un ricordo.
Quel ′′ dopo ′′ il giorno si trasforma in notte,
la notte in impotenza, il sorriso in dolore e
la vita in ricordo.
′′ Più tardi ′′ sarà troppo tardi!
Sii ora!

Autore sconosciuto

 

domenica 5 settembre 2021

QUANDO INCONTRI UN OSTACOLO

 


"Nonna, cosa fai quando incontri un ostacolo sul tuo cammino?"
 
"Indosso il mio abito migliore, quello delle feste. Pettino con cura i miei capelli, raddrizzo la mia schiena e spengo tutte le luci abbaglianti. Accendo un piccolo lume e mi accomodo. Proprio davanti al mio ostacolo. E lì, nell'oscurità che ci avvolge, entro in intimità con il mio problema. Lo osservo, lo tocco, lo lascio fare. Ed inizio a viaggiare insieme ad esso. Ovunque mi vorrà portare."
 
"Non hai paura della destinazione?"
 
"No, bambina mia. La mia attenzione è tutta nel viaggio. Quando arriverò sarò pronta ad accogliere qualsiasi meta. Perché avrò raccolto per strada la bussola che può indicarmi la via da percorrere. Per raggiungere luoghi incredibili. Dentro di me. L'ostacolo è il faro. Della mia interiorità."
 
"Non sono capace di intraprendere questo viaggio..."
 
"Perché non hai ancora imparato a vestirti a festa dinnanzi a qualsiasi problema. Fuggi invece di rimanere. Proprio lì, dove fa male. L'ostacolo è il tuo maestro interiore che viene a destarti e a raccontarti la verità del tuo cuore. Ascoltala questa voce! E' la poesia della tua anima che viene recitata. Solo per te!"
 
Elena Bernabè - scrittrice

venerdì 20 agosto 2021

ALLE DONNE DI KABUL

 


E mentre sono libera
di infilarmi un vestito leggero,
di prendermi un cappuccino al bar,
di leggere un libro,
di scrivere un post su facebook.
Mentre sono libera di oppormi, di credere, di decidere, di urlare, di vivere.
Mentre pianifico, progetto, sogno.
Penso a quanto sono fortunata a vivere in questa parte di mondo.
E penso, oggi, alle donne di Kabul.
 
Cit. Laura Dogani