lunedì 27 dicembre 2010

BAMBINI PER UN MONDO MIGLIORE

Se un bambino vive nella critica, impara a condannare.
Se vive nell’ostilità, impara a litigare.
Se vive nella paura, impara ad essere apprensivo.
Se vive nel ridicolo, impara la timidezza.
Se vive nell’ipocrisia, impara la doppiezza.
Se vive nella meschinità, impara la vigliaccheria.
Se vive nei capricci, impara l’intolleranza.
Se vive nella superficialità, impara l’indifferenza.
Se vive nella lealtà, impara la correttezza.
Se vive nella condivisione, impara la generosità.
Se vive nell’incoraggiamento, impara la fiducia.
Se vive nella tolleranza, impara la pazienza.
Se vive nella franchezza, impara la verità.
Se vive nell’onestà, impara la giustizia.
Se vive nell’amore, impara ad amare
E a costruire per tutti un mondo migliore.

Dorothy L. Nolte

I TRAUMI INFANTILI


E’ proprio la generalizzata ignoranza delle conseguenze dei traumi infantili che minaccia oggi il mondo. 
Alice Miller

LA FORZA DELL'INNOCENZA


Della potenzialità dei bambini si parla perfino in uno degli episodi più toccanti del Vangelo. 
E’ quello in cui Gesù, facendo avvicinare a Sé i piccoli, li accarezza teneramente promettendo il Regno dei Cieli a coloro che gli assomigliassero.
I bambini posseggono l'innocenza.
Possedere l’innocenza comporta l’avere una prima nozione cristallina della perfezione
In un bambino, è generalmente una nozione non cosciente. 
È possibile che, in tutte le persone, questa nozione primordiale sia esistita a un grado elevato e che in alcune altre lo sia stato a un grado elevatissimo.
L’innocenza è, dunque, una forma di alleanza con Dio che tutti abbiamo avuto nella nostra prima infanzia.  
Se questa non viene turbata porta enormi benefici all’umanità poiché, se i bambini non sono violati, umiliati, negati, fanno brillare, in trasparenza, nelle loro parole, con gioiosa continuità, amore, speranza, valori e ideali di cui gli adulti hanno, oggi più che mai, immenso bisogno.

sabato 25 dicembre 2010

CANTO DI NATALE DI CHARLES DICKENS

LA PIù BELLA STORIA 
SUL NATALE





LEGGILA SU QUESTO LINK

http://www.liberliber.it/biblioteca/d/dickens/cantico_di_natale/html/testo.htm 

E GUARDA QUESTI SPLENDIDI CAPOLAVORI ISPIRATI ALL'OPERA, NE VALE LA PENA.









NON MI RESTA CHE AUGURARTI 

BUON NATALE

lunedì 20 dicembre 2010

OGNI ANNO CHE PASSA

Ogni anno che passa                                     
è un anno di gioventù
che si aggiunge ai precedenti.
Ogni anno che passa
è una convinzione
che la gioventù è uno stato perpetuo.
e non un tempo anagrafico.
Ogni anno che passa è un anno d’amore vissuto,     
è un talento scoperto, investito, non perduto.
Ogni anno che passa
è un anno di letizia
per giungere alla pienezza.
Ogni anno che passa
è un conoscere meglio l’amore
per diventare più amore.
                                                                                      BUON ANNO

domenica 19 dicembre 2010

LA STORIA DI TUTTI I GIORNI


Dice la mamma al suo bambino: 
"Guarda, mio caro, quel piccolo gobbo: com'è buffo!"
Diceva il figlio: "Gobbo, vieni qui che ti tocco la gobba portafortuna!".
E il piccolo gobbo chinava il capo e poi scappava via.
E così ogni giorno, per tanti anni.
Eppure il suo cuore non conosceva l'odio
Desiderava soltanto essere normale, come gli altri. 
Era invece gobbo.
"Gobbo, gobbo..." sentiva di giorno, sognava di notte.
Allora volle dormire, per dimenticare.
S'è avvelenato.

Raoul Follereau

VOGLIO SOLO CHE SIA AMORE


Voglio solo che sia amore
Se tu rallenti, essi si fermeranno.
Se ti mostri debole, cederanno.
Se ti siedi, si metteranno a dormire.
Se dubiti, si dispereranno.
Se critichi, demoliranno.
Ma se tu offrirai la tua mano, essi saranno fuoco ardente.
E se amerai, daranno la vita.

martedì 14 dicembre 2010

OGNI BIMBO



Ogni bimbo è un essere nuovo, 
un profeta potenziale, 
un Nuovo Principe dello spirito, 
una nuova farfalla di luce caduta nelle tenebre esteriori. 
Chi siamo noi per poter decidere che, per lui, non vi sono speranze? 

Ronald D. Laing

domenica 5 dicembre 2010

L'INNOCENZA



Chi guarda gli occhi di un bambino vede l’innocenza.

C’è in loro una purezza naturale che gli adulti si affrettano a distruggere coi loro egoismi, la loro impreparazione e la loro paura.
Non temiamo che i nostri figli conservino l’innocenza.
Se conservata e valorizzata è un grande bene che può migliorare la società. 







Questo video

http://www.youtube.com/watch?v=7TFG25nKbuo&feature=related

E queste parti tratte dall'opera 
L’INNOCENZA PRIMORDIALE
E LA CONTEMPLAZIONE SACRALE DELL’UNIVERSO
di PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA (http://www.pliniocorreadeoliveira.it/)
possono rendere bene l'idea di quanto il male può distruggere, con dolore,
la purezza, la spontaneità e l'INNOCENZA 

..‘Lo stato d’animo dell’innocente è come quello di chi, per così dire, è appena uscito dalle mani di Dio. A volte si ha l’impressione che certi aspetti della natura sono così. Quando ci si trova, per esempio, in un luogo dove mai, o quasi mai, vi è stata una presenza umana, si ha come la sensazione che quella realtà stia, in quel momento, uscendo dalle mani di Dio. Quindi, quell’innocenza è quasi l’innocenza delle mani di Dio.  Vi si riconosce uno stato, un tenore di rapporti dell’ anima con Dio, che dovrebbe essere particolarmente studiato nel campo filosofico e poi in quello teologico’...
..Possedere l’innocenza comporta l’avere una prima nozione cristallina della perfezione originaria di ogni cosa. Naturalmente, questa nozione è più limpida in certuni e meno in altri, d’accordo con la grazia e con la natura. In un bambino, è generalmente una nozione non cosciente. È possibile che, in tutte le persone, questa nozione primordiale sia esistita a un grado elevato e che in alcune altre lo sia stato a un grado elevatissimo...
..Posto che esiste nell’uomo un ordine fondamentale, a lui è impossibile ammettere il disordine come la condizione normale e fondamentale dell’universo, se non come un disastro collaterale e limitato...
..L’innocenza è, dunque, una forma di alleanza con Dio che tutte le anime ebbero nella loro prima infanzia. Qui c’è qualcosa che ricorda la famosa scena in cui Dio passeggia con Adamo nel Paradiso Terrestre. È una grazia dei primi tempi, in cui il Creatore si compiaceva di parlare con la sua creatura, l’Autore con la sua opera...
..Un buon bambino ha un tipo di apertura d’anima per cui è molto poco egoistico. È affettuoso, è affabile; dona facilmente ciò che gli appartiene. Un bambino buono, per esempio, fa dei piccoli disegni per regalarli ad altri. Possiede un grande senso di ammirazione per i più grandi, cercando di vederli sotto i migliori aspetti e meravigliandosene...
..Tuttavia – poveri noi! – allo stesso modo come accadde con Adamo ed Eva nel Paradiso Terreste, a un certo momento giunge la tentazione: il mondo delle bellezze e delle certezze originarie ci viene presentato come qualcosa di troppo elevato, di molto distante e poco utile. Quindi, deve essere allontanato...
..Nasce lentamente nel bambino la tendenza ad accantonare l'innocenza. Egli pensa vagamente: "Queste cose sono una fantasia; sono irreali e non devono essere prese in considerazione". ‘È un pensiero dall’effetto devastante!’...
..‘La povera mamma o il papà, se sono cattolici, avranno forse insegnato al bambino la preghiera dell'Ave Maria – il che è una cosa preziosa! nulla da ridire! –‘ ma solo questo può non essere sufficiente, perché il senso dell'ordine, che caratterizza l'innocenza, si trova in un ambito che richiede un lavoro speciale e non bastano le comuni diligenze...
..Prima di essere tentato, il bambino può avere amato il bene ‘con un certo esclusivismo’, cioè, rifiutando ciò che si opponeva a quel bene. Se così è accaduto, quando comincia la tentazione, il bambino è in guardia. Se invece il bambino ha amato il bene non esclusivamente, ma per dilettantismo, si trova disarmato. É nel rapporto più originario del bambino con il bene che questi molte volte si definisce...
..‘Diffusamente, come lo è un pensiero infantile, si pone la questione: "Tu adesso conti sull'approvazione degli altri. Accetteresti di essere diverso da loro, se necessario? E rimarresti del tutto isolato? Ti inoltreresti nel rischio e nell’ avventura di una vita che non si assomiglierebbe a quella di nessuno ed anzi sembrerebbe inferiore a quella degli altri?"’
Poi sopraggiunge la scuola. La vita scolastica è spesso un fiume che corre nel senso opposto all'innocenza...
..E allora, molto sovente, in maniera più esplicita o meno, il bambino pondera: ‘"Tutto questo è come la schiuma. Sono bolle di sapone!
Guarda l'altra parte, il valore e la grandezza delle cose materiali: ecco il prestigio, la ricchezza, la fama; più oltre c'è la bellezza fisica, con tutte le sue forme di piacere. Osserva invece la vita pazzesca che rischi di trascorrere! Sarai un fachiro, un anacoreta, un eremita; tu stai rincorrendo una chimera...”’. È la tentazione di Faust* che si presenta in chiave infantile. Qualcosa del genere può passare per la mente anche di qualcuno che abbia conservato l'innocenza sino all’età matura.
*Faust è un personaggio leggendario che vendette l'anima al demonio in cambio di vantaggi terreni. Da un poema di Goethe.





giovedì 2 dicembre 2010

FELICITà E LIBERTà


La felicità e la libertà sono beni preziosi
che si raggiungono a piccoli passi.
Se arrivassero all’improvviso 
potrebbero ubriacarci e trovarci impreparati.
Se non avessimo, prima, 
conosciuto la sofferenza 
non sapremmo, poi, riconoscere e apprezzare la felicità, 
poiché essa diventerebbe così usuale da perdere la sua preziosità.
Se non avessimo una buona ossatura non potremmo godere pienamente della libertà, 
poiché saremmo, come un semplice pezzo di legno in mezzo al mare, in balia delle onde della vita.
Solo una nave ben strutturata, infatti, 
può liberamente attraversare gli oceani resistendo agli attacchi delle onde e giungere felicemente alla propria meta. 

sabato 20 novembre 2010

CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DEL FANCIULLO


1.     Il bambino (o bambina) è ogni essere umano fino a 18 anni.
2.     Gli Stati devono rispettare, nel loro territorio, i diritti di tutti bambini handicappati, ricchi e poveri, maschi e femmine, di diverse razze, di religione diversa, etc..
3.     Tutti coloro che comandano devono proteggere il bambino e assicurargli le cure necessarie per il suo benessere.
4.     Ogni Stato deve attuare questa convenzione con il massimo impegno per mezzo di leggi, finanziamenti ed altri interventi. In caso di necessità, gli Stati più poveri dovranno essere aiutati da quelli ricchi.
5.     Gli Stati devono rispettare chi si occupa del bambino.
6.     Il bambino ha diritto alla vita. Gli Stati devono aiutarlo a crescere.
7.     Quando nasce, un bambino ha diritto ad avere un nome, ad essere registrato e avere l’affetto dei genitori.
8.     Il bambino ha diritto al proprio nome, alla propria nazionalità e a rimanere sempre in relazione con la sua famiglia.
9.     Il bambino non può essere separato, contro la sua volontà, dai genitori. La legge può decidere diversamente quando il bambino viene maltrattato. Il bambino separato dai genitori deve mantenere i contatti con essi. Quando la separazione avviene per azioni di uno Stato (carcerazioni dei genitori, deportazione, ecc.) il bambino deve essere informato del luogo dove si trovano i suoi genitori.
10.  Il bambino ha diritto ad andare in qualsiasi Stato per unirsi ai genitori. Se i genitori abitano in Stati diversi, il bambino ha diritto di mantenersi in contatto con loro.
11.  Il bambino non può essere portato in un altro Stato illecitamente.
12.  Il bambino deve poter esprimere la propria opinione su tutte le cose che lo riguardano. Quando si prendono decisioni che lo interessano, prima, deve essere ascoltato.
13.  Il bambino ha diritto di esprimersi liberamente con la parola, lo scritto, il disegno, la stampa, ecc..
14.  Gli Stati devono rispettare il diritto del bambino alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
15.  Il bambino ha diritto alla libertà di associazione e di riunione pacifica.
16. Il bambino deve essere rispettato nella sua vita privata. Nessuno può entrare a casa sua, leggere la sua corrispondenza o parlare male di lui.
17.  Il bambino ha diritto a conoscere tutte le informazioni utili al suo benessere.
18.  I genitori (o i tutor legali) devono curare l’educazione e lo sviluppo del bambino. Lo Stato li deve aiutare rendendo più facile il loro compito.
19.  Gli Stati devono proteggere il bambino da ogni forma di violenza.
20.  Lo Stato deve assistere il bambino che non può stare con la sua famiglia affidandolo a qualcuno. Chi si occupa del bambino deve rispettare le sue abitudini.
21.  Gli Stati devono permettere l’adozione nell’interesse del bambino. L’adozione deve essere autorizzata dalle autorità con il consenso dei parenti del bambino.
22.  Gli Stati devono cercare di unire alla sua famiglia il bambino separato e, se non ha famiglia, lo Stato lo deve proteggere come qualsiasi altro bambino.
23.  Il bambino svantaggiato fisicamente e mentalmente deve vivere una vita completa e soddisfacente. Gli Stati devono garantire l’assistenza gratuita se i genitori o i tutori sono poveri. Inoltre bisogna fornire al bambino occasioni di divertimento.
24.  Il bambino deve poter vivere in salute anche con l’aiuto della medicina. Gli Stati devono garantire questo diritto con diverse iniziative tra cui:
-          combattere le malattie e la malnutrizione fornendo cibi nutritivi e acqua potabile.
-          assistere le madri prima e dopo il parto.
-          informare tutti i cittadini sull’importanza dell’allattamento al seno e sull’igiene.
-          aiutare i genitori a prevenire le malattie e a limitare le nascite.
25.  Il bambino che è stato curato deve essere controllato periodicamente.
26.  Ogni bambino deve essere assistito in caso di necessità, di malattia o necessità economica tenendo conto delle possibilità dei genitori o dei tutori.
27.  Ogni bambino ha diritto a vivere bene. Gli Stati devono aiutare le famiglie a nutrirlo, a vestirlo, ad avere una casa, anche quando il padre si trova in un altro Stato.
28.  Il bambino ha diritto all’istruzione.
29.  L’educazione del bambino deve sviluppare tutte le sue capacità; rispettare i diritti umani e le libertà; rispettare i genitori, la lingua e la cultura del paese in cui egli vive; preparare il bambino ad andare d’accordo con tutti; rispettare l’ambiente naturale.
30.  Il bambino che ha una lingua o una religione diversa, ha il diritto di unirsi con altri del suo gruppo per partecipare ai riti e parlare la propria lingua.
31.  Il bambino ha il diritto di giocare, di riposarsi e di svagarsi.
32.  Il bambino non deve essere costretto a fare dei lavori pesanti o rischiosi per la sua salute.
33.  Gli Stati devono proteggere il bambino contro le droghe ed evitare che sia impiegato nel commercio della droga.
34.  Gli Stati devono proteggere il bambino dallo sfruttamento sessuale.
35.  Gli Stati devono mettersi d’accordo per evitare il rapimento, la vendetta o il traffico di bambini.
36.  Gli Stati devono proteggere il bambino da ogni forma di sfruttamento.
37.  Nessun bambino deve essere sottoposto a tortura o punizioni crudeli. Se un bambino deve andare in prigione deve essere per un motivo molto grave e per un breve periodo. In carcere deve essere rispettato, deve mantenere i contatti con la famiglia e deve essere tenuto separato da carcerati adulti.
38.  In caso di guerra il bambino non deve essere chiamato a partecipare se non ha almeno 15 anni.
39.  Se il bambino è vittima della guerra, tortura o sfruttamento deve essere aiutato a recuperare la sua salute.
40.  Il bambino che non osserva la legge deve essere trattato in modo da rispettare la sua dignità. Gli Stati devono garantire:
-          che nessun bambino sia punito per cose non punite dalla legge dello Stato;
-         che il bambino accusato sia assistito da un avvocato e sia ritenuto innocente finché non è condannato;
-          che la sua causa sia definita velocemente;
-          che se giudicato colpevole abbia il diritto alla revisione della sentenza;
-          che se parla un’altra lingua abbia l’assistenza di un interprete.




venerdì 22 ottobre 2010

L'INVIDIA


Invidia e gelosia sono sentimenti che spesso si intersecano.
L’invidia, spiega il vocabolario, è un sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità.
L’invidia è anche la disposizione a provare tale sentimento, dovuta per lo più per un senso di orgoglio per cui non si tollera che altri abbiano pari o superiori doti, o riesca meglio nella sua attività o abbia maggiore fortuna.
Nella dottrina cattolica è uno dei sette vizi capitali, direttamente opposto alla virtù della carità.
Per gelosia, nell’estensione del termine, si intende il risentimento che si prova nel vedere che altri ci è preferito o che ad altri è concesso un affetto o un vantaggio che vorremmo per noi o l’invidia, il desiderio d’emulazione e la rivalità.
Entrambi i sentimenti sono da condannare e da combattere. Se coltivati possono davvero ottenebrare la mente e portare a gesti avventati difficilmente controllabili.
Per invidia o gelosia si può perfino arrivare ad uccidere, come la vicenda di Sarah Scazzi ci insegna.
Non sottovalutiamo questi sentimenti cerchiamo di combatterli in tempo, prima che sia TROPPO TARDI.




http://www.psicolinea.it/g_t/Invidia.htm

domenica 12 settembre 2010

SI PUò RISPARMIARE

Spegnendo luci, computer, televisori, scaldaacqua, e altri elettrodomestici, quando non servono. Anche i led consumano energia, impariamo a staccare la spina dalla presa quando finiamo di usare un elettrodomestico.


I cellulari la notte non servono, lasciandoci accesi contribuiamo a inquinare l’ambiente in cui viviamo e saremo costretti a caricarli più spesso aumentando il nostro consumo di energia elettrica.

Se sporchiamo meno, puliamo anche meno risparmiando detersivi, strofinacci, acqua, energia.

Se le trattiamo bene, le nostre cose dureranno più a lungo.

Se mangiamo tutti la stessa pietanza, e tutti alla stessa ora, eviteremo di accendere più fornelli e di lavare più pentole.

Prima di comprare qualcosa riflettiamoci bene. A volte si compra anche ciò che non serve.

Usando tovaglioli di stoffa anziché di carta.

Usando saponetta al posto del bagnoschiuma o del sapone liquido. Oltre a risparmiare, in questo modo, rispetteremo anche l’ambiente.

Se occorre, saper dire di no a qualcosa, senza proteste o mugugni

Siamo temperanti e moderati nelle consumazioni e nel divertimento.

Usiamo poco gli elettrodomestici, molto di ciò che facciamo usando elettrodomestici, può essere fatto a mano.

Usiamo l’automobile solo se veramente necessario, camminare a piedi fa bene alla salute e rinfresca la mente.

Se, all’interno degli ambienti, creiamo la giusta ventilazione, non serve sprecare energia per accendere ventilatori o condizionatori. E se ci copriamo un po’ di più anche all’interno di ambienti chiusi, evitando dispersioni di calore, possiamo limitare l’uso di stufe o pompe di calore. È bene limitare il loro utilizzo a pochi momenti di effettiva necessita, oltre a risparmiare ci guadagneremo anche in salute.

Maneggiando con cura e cautela ogni oggetto. Per esempio aprire, chiudere, toccare, posare: se fatto con calma e accuratezza evita inutili danneggiamenti.

COMBATTIAMO LA POVERTà

Se ognuno di noi rinuncia a qualcosa può darlo a chi non ha.
Nei giorni 17, 18 e 19 settembre 2010 ci sarà una grande mobilitazione 
contro la povertà: partecipa anche tu.
Partecipiamo numerosi. 
Facciamo sentire la nostra voce.
Rinunciamo ai nostri egoismi, all'indifferenza, allo spreco. 
Facciamo qualcosa anche dopo: PERCHè NON SIA SOLTANTO PER UN GIORNO.  



http://www.standupitalia.it/ 

sabato 21 agosto 2010

PRIMA VENNERO




Prima vennero per i comunisti
e io non alzai la voce
perché non ero un comunista.
Poi vennero per i socialdemocratici
e io non alzai la voce
perché non ero un socialdemocratico.
Poi vennero per i sindacalisti
e io non alzai la voce
perché non ero un sindacalista.
Poi vennero per gli ebrei
e io non alzai la voce
perché non ero un ebreo.
Poi vennero per me
e allora non era rimasto nessuno
ad alzare la voce per me…..


Martin Niemoller

venerdì 20 agosto 2010

PACE

Sembra che la cosa che più di tutto preme a noi uomini è di avere sempre ragione e di dimostrare di sapere tutto quanto c’è da sapere su qualsiasi argomento.
Non ci ricordiamo mai che non esiste nessuno al mondo che conosce tutta la verità su tutto e che ognuno di noi, invece, conosce una parte di verità.
Ora, se, nelle nostre animate discussioni, riuscissimo sempre a tenere ben presente questa realtà e, anziché cercare a tutti i costi di convincere gli altri che abbiamo ragione, ci ascoltassimo un po’ di più a vicenda, capiremmo subito che, mettendo insieme tutte queste piccole verità che ognuno di noi detiene, potremmo arrivare a conoscere la verità intera nella sua completezza. Questo semplice gesto di “attenzione” eviterebbe inutili prese di posizione e liti e porterebbe a trovare immediate soluzioni a tutti i nostri problemi.
A che serve riuscire a convincere gli altri delle nostre ragioni se poi, anziché procurare un bene, questo può perfino procurare del male?

Molto dipende da questo, persino la pace.

mercoledì 16 giugno 2010

MA DOV'E' DIO?

Una donna con disturbi psichici viene sfrattata e lei si butta dalla finestra,
un giovane fa lo stesso per altri motivi,
ad una giovane mamma con qualche problema viene tolta la figlia,
lei impazzisce, ma nessuno ormai si cura più di lei,
forse in questo momento, proprio mentre tu stai leggendo,
qualcuno muore fisicamente o psicologicamente a causa di qualche ingiustizia.
“E dov’è Dio mentre succede tutto questo?”

E’ spontanea la domanda ed è facile anche da esprimere.
C’è però un'altra domanda che non facciamo mai,
una domanda difficile perfino da esprimere:
“Dove eravamo noi? Come mai nessuno si accorge del disagio di chi gli vive accanto?”.
Solo una risposta so da dare:
Siamo troppo presi da noi stessi.
Occuparci del problema dell’altro ci obbligherebbe a rinunciare a qualcosa.
Il nostro egoismo non ce lo permette.

martedì 15 giugno 2010

SEMPLICEMENTE AMARE

Ti sforzi di piacere a tutti,
di essere alla moda,
di sapere, di mostrare e dimostrare.
Ti sforzi di sembrare migliore
di quello che sei,
di essere perfetto in tutto.
Metti tutte le tue forze in questo
per poi scoprire che basta
semplicemente amare.

venerdì 4 giugno 2010

ASCOLTA

Ti è mai capitato di vedere due o più persone discutere di qualcosa e vedere come ognuno di loro porta avanti il proprio discorso senza tenere assolutamente conto di quanto hanno appena detto gli altri?
E di come magari si sovrappongono gli uni agli altri parlando contemporaneamente?
E' in questi casi che ci si accorge di quanto sia importante sapere ascoltare.

martedì 1 giugno 2010

TI è MAI CAPITATO...


Ti è mai capitato di mangiare così tanto da non avere più la forza di alzarti dalla sedia?
Ti è mai capitato di spendere più di quanto hai in tasca magari per comprare delle cose che poi non userai mai?
Ti è mai capitato di dedicare giornate intere all’ozio o ai piaceri più diversi?
Ti è mai capitato di vedere per strada qualcuno che soffre e di voltare la faccia?
Ti è mai capitato di pensare che mentre tu mangi a sazietà e compri cose che non ti servono c’è qualcuno che soffre la fame?
Ti è mai capitato di dedicare un po’ del tuo tempo a chi ha bisogno di tutto?


Allora guardati attorno, c’è solo l’imbarazzo della scelta!

venerdì 14 maggio 2010

MA NESSUNO SI ACCORGE CHE I GHIACCIAI SI STANNO SCIOGLIENDO?




Chiese un giorno una bambina guardando il telegiornale.
Cosa rispondere a questa bambina?

Cosa rispondere ad una domanda che lascia senza parole?
Sappiamo bene che da decenni si parla di questo, che da decenni gli esperti ci mettono in guardia, da decenni i governi rimandano le decisioni per non intaccare i grossi interessi che ci sono dietro a tutto questo.
Sappiamo bene di essere tutti responsabili di quanto sta accadendo e del mondo che stiamo lasciando ai più giovani.
Sappiamo bene quanto ci sia difficile rinunciare a qualcosa e alla speranza, più o meno nascosta, che siano sempre tutti gli altri a farlo, così che noi possiamo continuare a goderci le nostre care, vecchie abitudini e comodità.
E così tutto procede fino al punto di “non ritorno”.

Tutto è così nella nostra vita:
Se, in una qualsiasi situazione, non ci scappa almeno un morto, andiamo avanti senza interessarci di quello che succede intorno a noi.
Ma come dire questo ad una bambina!



E così raccontai la storia di quattro persone: 

Ognuno, Qualcuno, Ciascuno, Nessuno.
C’era un lavoro importante da fare e Ognuno
era sicuro che Qualcuno l’avrebbe fatto.
Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece.
Qualcuno si arrabbiò perché era un lavoro di Ognuno.
Ognuno pensava che Ciascuno poteva farlo

ma non capì che Nessuno lo avrebbe fatto.
Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché

Nessuno aveva fatto ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

giovedì 6 maggio 2010

LA VITA E'.....

Dormivo e sognavo che la vita era gioia.
Mi svegliai e vidi che la vita era servizio.
Volli servire e vidi che servire era gioia.

Rabindranath Tagore

martedì 20 aprile 2010

L'ORDINE SOCIALE

A guardar bene, la regola benedettina, può essere applicata alla vita laica di tutti i giorni. La principale preoccupazione di San Benedetto era quella dell’ordine sociale. La sua regola tende prevalentemente a questo, a stabilire ordine all’interno del monastero, attraverso alcune semplici regole di disciplina pratica. Le stesse regole applicate ad ogni comunità, piccola o grande che sia. Casa, azienda, quartiere, città, regione, nazione potrebbe rivoluzionare il mondo.


Prova a dare un'occhiata
http://www.ora-et-labora.net/RSB_it.html

lunedì 12 aprile 2010

COSì SON FATTI GLI UOMINI

Gli uomini vogliono essere sempre i primi, in assoluto,
anche a costo di calpestare gli altri.
Vogliono prendere senza dare,

o dare meno di quanto ricevono.
Vogliono che nessuno si impadronisca delle loro cose,

ma non si creano scrupoli di impadronirsi delle cose degli altri.
Si accorgono di quanto sbagliano gli altri e vorrebbero correggerli,

ma si offendono se qualcuno prova a correggere loro.
Sono pronti a fare tutto quanto appaga le loro esigenze,

ma non prestano attenzione alle esigenze degli altri.
Stanno attenti a che nessuno approfitti di un qualsiasi privilegio,

ma se il privilegio spetta a loro sono pronti a chiudere un occhio.
Se qualcuno reca danno ad un altro, perché intervenire?

"Meglio non immischiarsi, Tanto non sta toccando a noi”.
Amano la pace e la tolleranza,

ma trascorrono la vita a litigare.
Non hanno ancora capito che la sincerità e l’onestà creano la fiducia.



Lo so, so a cosa stai pensando, chissà quanti esempi ti vengono in mente
in questo momento e chissà quanta voglia di raccontarli.
Chissà quante persone conosci che fanno questo o quell’errore

e allora chissà quanto vorresti correre a dirglielo per correggerlo
più o meno “fraternamente”.
Hai ragione, anch’io conosco tante di queste persone

e fra queste ci sei anche tu.
Già, proprio tu che stai leggendo.

Queste parole, infatti, sono rivolte proprio a te.
A te che stai pensando a quanto sbagliano gli altri

senza accorgerti dei tuoi errori.
A te che prima di correggere gli altri

dovresti cercare di correggere te stesso.
Questo è il segreto più grande che forse nessuno ti ha mai detto.


Se ognuno di noi riuscisse a correggere sé stesso,
non ci sarebbe bisogno di correggere gli altri.