domenica 5 dicembre 2010

L'INNOCENZA



Chi guarda gli occhi di un bambino vede l’innocenza.

C’è in loro una purezza naturale che gli adulti si affrettano a distruggere coi loro egoismi, la loro impreparazione e la loro paura.
Non temiamo che i nostri figli conservino l’innocenza.
Se conservata e valorizzata è un grande bene che può migliorare la società. 







Questo video

http://www.youtube.com/watch?v=7TFG25nKbuo&feature=related

E queste parti tratte dall'opera 
L’INNOCENZA PRIMORDIALE
E LA CONTEMPLAZIONE SACRALE DELL’UNIVERSO
di PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA (http://www.pliniocorreadeoliveira.it/)
possono rendere bene l'idea di quanto il male può distruggere, con dolore,
la purezza, la spontaneità e l'INNOCENZA 

..‘Lo stato d’animo dell’innocente è come quello di chi, per così dire, è appena uscito dalle mani di Dio. A volte si ha l’impressione che certi aspetti della natura sono così. Quando ci si trova, per esempio, in un luogo dove mai, o quasi mai, vi è stata una presenza umana, si ha come la sensazione che quella realtà stia, in quel momento, uscendo dalle mani di Dio. Quindi, quell’innocenza è quasi l’innocenza delle mani di Dio.  Vi si riconosce uno stato, un tenore di rapporti dell’ anima con Dio, che dovrebbe essere particolarmente studiato nel campo filosofico e poi in quello teologico’...
..Possedere l’innocenza comporta l’avere una prima nozione cristallina della perfezione originaria di ogni cosa. Naturalmente, questa nozione è più limpida in certuni e meno in altri, d’accordo con la grazia e con la natura. In un bambino, è generalmente una nozione non cosciente. È possibile che, in tutte le persone, questa nozione primordiale sia esistita a un grado elevato e che in alcune altre lo sia stato a un grado elevatissimo...
..Posto che esiste nell’uomo un ordine fondamentale, a lui è impossibile ammettere il disordine come la condizione normale e fondamentale dell’universo, se non come un disastro collaterale e limitato...
..L’innocenza è, dunque, una forma di alleanza con Dio che tutte le anime ebbero nella loro prima infanzia. Qui c’è qualcosa che ricorda la famosa scena in cui Dio passeggia con Adamo nel Paradiso Terrestre. È una grazia dei primi tempi, in cui il Creatore si compiaceva di parlare con la sua creatura, l’Autore con la sua opera...
..Un buon bambino ha un tipo di apertura d’anima per cui è molto poco egoistico. È affettuoso, è affabile; dona facilmente ciò che gli appartiene. Un bambino buono, per esempio, fa dei piccoli disegni per regalarli ad altri. Possiede un grande senso di ammirazione per i più grandi, cercando di vederli sotto i migliori aspetti e meravigliandosene...
..Tuttavia – poveri noi! – allo stesso modo come accadde con Adamo ed Eva nel Paradiso Terreste, a un certo momento giunge la tentazione: il mondo delle bellezze e delle certezze originarie ci viene presentato come qualcosa di troppo elevato, di molto distante e poco utile. Quindi, deve essere allontanato...
..Nasce lentamente nel bambino la tendenza ad accantonare l'innocenza. Egli pensa vagamente: "Queste cose sono una fantasia; sono irreali e non devono essere prese in considerazione". ‘È un pensiero dall’effetto devastante!’...
..‘La povera mamma o il papà, se sono cattolici, avranno forse insegnato al bambino la preghiera dell'Ave Maria – il che è una cosa preziosa! nulla da ridire! –‘ ma solo questo può non essere sufficiente, perché il senso dell'ordine, che caratterizza l'innocenza, si trova in un ambito che richiede un lavoro speciale e non bastano le comuni diligenze...
..Prima di essere tentato, il bambino può avere amato il bene ‘con un certo esclusivismo’, cioè, rifiutando ciò che si opponeva a quel bene. Se così è accaduto, quando comincia la tentazione, il bambino è in guardia. Se invece il bambino ha amato il bene non esclusivamente, ma per dilettantismo, si trova disarmato. É nel rapporto più originario del bambino con il bene che questi molte volte si definisce...
..‘Diffusamente, come lo è un pensiero infantile, si pone la questione: "Tu adesso conti sull'approvazione degli altri. Accetteresti di essere diverso da loro, se necessario? E rimarresti del tutto isolato? Ti inoltreresti nel rischio e nell’ avventura di una vita che non si assomiglierebbe a quella di nessuno ed anzi sembrerebbe inferiore a quella degli altri?"’
Poi sopraggiunge la scuola. La vita scolastica è spesso un fiume che corre nel senso opposto all'innocenza...
..E allora, molto sovente, in maniera più esplicita o meno, il bambino pondera: ‘"Tutto questo è come la schiuma. Sono bolle di sapone!
Guarda l'altra parte, il valore e la grandezza delle cose materiali: ecco il prestigio, la ricchezza, la fama; più oltre c'è la bellezza fisica, con tutte le sue forme di piacere. Osserva invece la vita pazzesca che rischi di trascorrere! Sarai un fachiro, un anacoreta, un eremita; tu stai rincorrendo una chimera...”’. È la tentazione di Faust* che si presenta in chiave infantile. Qualcosa del genere può passare per la mente anche di qualcuno che abbia conservato l'innocenza sino all’età matura.
*Faust è un personaggio leggendario che vendette l'anima al demonio in cambio di vantaggi terreni. Da un poema di Goethe.





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