lunedì 23 febbraio 2015

IL REGNO DEI CIELI



Gesù, il Verbo che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi è, Lui stesso, il regno di Dio. Il regno che si rende presente in mezzo a noi, in pienezza, nella persona e nell’azione di Gesù di Nazareth. E’ un dono inimmaginabile, immenso, che sollecita il nostro cambiamento radicale di mentalità.
Accogliendo Gesù e lasciandolo vivere dentro di noi, possiamo realmente rendere concreto il regno dei cieli sulla terra. Seguendo il suo esempio e i suoi insegnamenti, imitando i suoi gesti tutto nel mondo, finalmente, tornerebbe al posto giusto.
Pensate: mettendo al primo posto, anziché l’egoismo, la sua regola d’oro “Quanto desiderate che gli uomini vi facciano, fatelo voi ad essi”, nelle famiglie si darebbe importanza non più al denaro e agli oggetti, ma al rispetto e all’amore reciproco. Verrebbe naturale rispettare i diritti dei bambini, degli anziani, degli sposi, delle persone sole. Nelle nostre conversazioni, ricordando il suo insegnamento “Sia il vostro linguaggio: sì,sì; no,no; il superfluo procede dal maligno”, diremmo sempre soltanto la verità ed eviteremmo le parole non necessarie e inutili. Inevitabilmente tutto questo, si riverserebbe sulla comunità, sul quartiere, sulla città e via via così, fino a che il mondo intero risentirebbe di questo benefico effetto.
E se poi nelle comunità di questo nostro tempo, così come si faceva in quella formata dai primi apostoli,  nella quale peraltro avvenivano tanti miracoli, ci si prendesse cura di chi, anche soltanto momentaneamente è più debole, mettendo a disposizione ciò che si ha in più: tempo, cibo, oggetti, denaro, quante vite migliorerebbero e quanti non si perderebbero!
Non esisterebbero più i matrimoni falliti e le tragedie familiari; le madri che uccidono i propri figli.
Niente più incomprensioni, rabbie, delusioni, angosce, paure, rifiuto di se stessi, malattie fisiche, mentali, perversioni, cattiverie. Non più senza tetto, emigranti, profughi, emarginati.
Perché non esisterebbero più abusi.
L’Ordine tornerebbe a regnare sulla terra. Certo esisterebbero ancora le tentazioni ma noi, come Gesù, saremmo in grado di allontanarle subito. Sarebbe possibile, senza grandi sforzi, realizzare il regno dei cieli sulla terra.
Voglio dire, però, sarà possibile e non usare più il condizionale, perché credo veramente che, se tutti noi cristiani ci impegniamo, questo sarà possibile.

LO STUDIO INTITOLATO «COSA NE PENSATE DELL’EDIFICIO 7? UNO STUDIO PSICOLOGICO SOCIALE SULLE DISCUSSIONI ONLINE RIGUARDO LE TEORIE DEL COMPLOTTO SULL’11 SETTEMBRE»


Lo studio, condotto su migliaia di commenti raccolti online dai due ricercatori, pare dimostrare che siano i soggetti che supportano la versione ufficiale dei fatti dell’11 settembre 2001 – e non i cosiddetti «complottisti» – a esprimersi generalmente in modo più ostile, nel tentativo di persuadere chi la pensa in modo diverso da loro. 
E sono invece gli altri – i «complottisti» – ad avere un atteggiamento più sano e aperto, più razionale, non «paranoico» né «manipolabile», in merito ai fatti discussi. 
E sono anche molto più numerosi: coloro che non credono alle versioni ufficiali di eventi come l’11 settembre e l’omicidio del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy sono risultati essere più del doppio rispetto a quelli che credono alle versioni ufficiali. Il che significa che si è ormai invertito il rapporto, e che la saggezza popolare oggi è espressa proprio dai cosiddetti «complottisti», mentre le persone che non credono alle «cospirazioni» stanno diventando una sparuta minoranza. 
Altri recenti sondaggi confermano che più dell’80% della popolazione statunitense non crede alla versione ufficiale sull’11 settembre! E a tutti questi non piace affatto essere definiti «complottisti». È ormai noto infatti che le espressioni «complottista» e «teoria del complotto» furono create proprio con «l’obiettivo di rendere chi non credesse alle versioni ufficiali oggetto di scherno e ostilità da parte del resto della collettività, e bisogna ammettere – purtroppo – che si sia rivelata una delle iniziative di propaganda di maggior successo di tutti i tempi»,

fonte:  http://metodorqi.blogspot.it/2015/02/studio-del-2013-i-complottisti-sono-i.html

martedì 17 febbraio 2015

COME DISSE BOB KENNEDY, UN GRANDE POLITICO.



«Pochi uomini sono disposti ad affrontare la disapprovazione dei loro compagni, la censura dei loro colleghi, l’ira della loro società. Il coraggio morale è una merce più rara del coraggio in battaglia o di una grande intelligenza. Eppure è una imprescindibile, vitale qualità per coloro che cercano di cambiare un mondo che merita di cambiare». 
Arthur Schopenhauer, filosofo che in molti come me ricordano per averlo studiato al liceo, ha scritto: «Tutte le verità passano attraverso tre fasi. Primo, vengono ridicolizzate. Secondo, vengono violentemente contrastate. Terzo, vengono accettate come evidenti», ossia, come se fossero sempre state chiare a tutti.  
Anche Gandhi la pensava allo stesso modo: «Molte persone, specialmente quelle che la ignorano, ti vorranno punire per aver detto la verità, per essere stato coerente e per essere te stesso. Non scusarti mai per essere stato coerente o per essere anni avanti al tuo tempo. Se sei nel giusto e se lo senti, parla liberamente. Dì quello che pensi. Anche se sei l’unico rappresentante di una minoranza, la verità è comunque la verità». 
Quindi siate coraggiosi e non affidatevi ai giudizi altrui, a maggior ragione se sono quelli più diffusi e comuni, e ancora meno se sono vuote accuse di «complottismo», «cialtroneria» o «ciarlataneria» (queste a volte sono addirittura un buon segno!).
fonte:  http://metodorqi.blogspot.it/2015/02/studio-del-2013-i-complottisti-sono-i.html