lunedì 23 febbraio 2015

LO STUDIO INTITOLATO «COSA NE PENSATE DELL’EDIFICIO 7? UNO STUDIO PSICOLOGICO SOCIALE SULLE DISCUSSIONI ONLINE RIGUARDO LE TEORIE DEL COMPLOTTO SULL’11 SETTEMBRE»


Lo studio, condotto su migliaia di commenti raccolti online dai due ricercatori, pare dimostrare che siano i soggetti che supportano la versione ufficiale dei fatti dell’11 settembre 2001 – e non i cosiddetti «complottisti» – a esprimersi generalmente in modo più ostile, nel tentativo di persuadere chi la pensa in modo diverso da loro. 
E sono invece gli altri – i «complottisti» – ad avere un atteggiamento più sano e aperto, più razionale, non «paranoico» né «manipolabile», in merito ai fatti discussi. 
E sono anche molto più numerosi: coloro che non credono alle versioni ufficiali di eventi come l’11 settembre e l’omicidio del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy sono risultati essere più del doppio rispetto a quelli che credono alle versioni ufficiali. Il che significa che si è ormai invertito il rapporto, e che la saggezza popolare oggi è espressa proprio dai cosiddetti «complottisti», mentre le persone che non credono alle «cospirazioni» stanno diventando una sparuta minoranza. 
Altri recenti sondaggi confermano che più dell’80% della popolazione statunitense non crede alla versione ufficiale sull’11 settembre! E a tutti questi non piace affatto essere definiti «complottisti». È ormai noto infatti che le espressioni «complottista» e «teoria del complotto» furono create proprio con «l’obiettivo di rendere chi non credesse alle versioni ufficiali oggetto di scherno e ostilità da parte del resto della collettività, e bisogna ammettere – purtroppo – che si sia rivelata una delle iniziative di propaganda di maggior successo di tutti i tempi»,

fonte:  http://metodorqi.blogspot.it/2015/02/studio-del-2013-i-complottisti-sono-i.html

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