lunedì 26 settembre 2022

IN FILA ALLA CASSA

In fila alla cassa, il display segna 26,80€, la faccia stranita:
"Ah scusi ho dimenticato il bancomat, ho solo 25€ tolgo qualcosa".
Nel piccolo carrello non ci sono patatine o cibi inutili, vedo pane, pasta, latte, pomodori, carta igienica.
L'imbarazzo per chi è distante appena un metro è palpabile, il volto di una mamma poco più che 50enne è corrucciato, deve scegliere cosa sottrarre ai propri figli.
È così che assisto al più bel film italiano, reale più che neorealista, poco dietro un altro signore in fila: "Scusi, le è caduto qualcosa". La signora è sorpresa, a terra c'è una banconota da 10 euro, sa bene che non le appartiene.
Lo sguardo amorevole dell'uomo la convince, é troppo per lei dire che è sua. Non ha vestiti firmati ma non indossa stracci, non ha il trucco ma la sua faccia trasuda sacrifici. Il signore si piega, raccoglie la banconota e le dice: "Probabilmente è successo quando ha aperto il borsello".
Ora sembra una bambina, é felice, soprattutto della sua onestà. Paga e uscendo sorride all'uomo che è davanti a me. Lo guarda per l'ultima volta e dice: "Grazie". Assisto e sono felice anch'io, ho capito la lezione. Quell'uomo avrebbe potuto dire: "Non si preoccupi faccio io". Invece ha scelto di preservare la dignità, sua e della signora.
Chi ha fatto un beneficio taccia, lo ricordi chi lo ha ricevuto.”
Ricordiamoci che il bene si fa in silenzio, il resto è palcoscenico.
 
Scritto da Irene, la cassiera

 

sabato 17 settembre 2022

TUO NONNO MI CHIESE DI SPOSARLO

Tuo nonno mi chiese di sposarlo con una caramella.
Non avevamo niente, si inginocchiò e mi disse :'non ho nulla ora, solo una caramella, ma se vuoi possiamo costruire tutto insieme.
E tu?
Ho aperto la caramella, l'ho divisa in due e l'abbiamo mangiata. Da quel momento abbiamo diviso e condiviso tutto. Siamo caduti, ci siamo rialzati e abbiamo costruito.
Tutto insieme. Abbiamo vissuto momenti difficili, di stanchezza, ma ci siamo sempre stati l'uno per l'altro. Fino all'ultimo.
Altri tempi nonna
"Il tempo non cambia il modo di amare.
Quello che è cambiato è che non avete più esempi belli da seguire.
Mo avete paura di tutto.
Non vi sposate per paura di non riuscire a costruire. Appena litigate vi lasciate perché poi pensate di trovarne uno migliore. Siete sempre alla ricerca della perfezione, come se poi esistesse.
Vi manca la percezione della realtà. Della felicità nelle piccole cose.
Fate ste grandi dimostrazioni, anelli da migliaia di euro, un video esagerato per le proposte di matrimonio e poi vi perdete il momento.
Quella cosa intima che custodite in due, solo in due per tutta la vita.
È questo che vi manca.
Il coraggio di vivere la vita e l' amore per quello che sono e non per come lo immaginate
Una caramella e 50 anni insieme.
 

Maria Prisco

LA FILASTROCCA DELL'AUTOSTIMA

 

Non dirmi “sciocco” oppure “somaro”,
sono parole dal gusto amaro.
 
Non dirmi “aspetta, ti rispondo dopo”,
se lo chiedo ora, ci sarà uno scopo.
 
Non chiedermi sempre e solo perché,
ne sono certo, lo sai già da te.
 
Se poi non mi urli tutti i santi giorni,
sarò più felice quando ritorni.
 
Non chiedermi cose sotto ricatto,
o imparerò il prezzo di averlo fatto,
non per amore, ma per esser costretto
e non di certo perché ci rifletto.
 
Se sono stanco e non capisco niente,
è perché stanca è anche la mente.
 
Non mi gridare se rovescio il latte,
chissà tu, da piccola, quante ne hai fatte.
 
Non dirmi mai che non si può fare,
tra il dire e il fare non sempre c’è il mare,
o che non posso cambiare il mondo
e ci crederò in un nanosecondo.
 
Se aggiungi sempre “ma”, “forse”,‘‘però”,
stai pur sicura non ce la farò.
 
Poi, se lo posso fare da solo,
non aiutarmi e prenderò il volo.
 
Mostrami invece parole belle
e te lo assicuro, toccherò le stelle.
 
Stefania Contardi

domenica 5 giugno 2022

TIENIMI L'ULTIMO POSTO

Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello che non dà troppo nell’occhio,
in fondo alla tavola,
più vicino ai camerieri che ai festeggiati.
Perché non so stare con le persone importanti.
Non so vincere.
Non sono capace a far festa come gli altri.
 
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello che nessuno chiede.
Giù, in fondo al bus sgangherato
che trasporta i pendolari della misericordia
ogni giorno dal peccato al perdono.
 
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello in fondo alla fila.
Aspetterò il mio turno
e non protesterò se qualche prepotente
mi passerà davanti.
 
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Per me sarà perfetto
perché sarai Tu a sceglierlo.
Sarò a mio agio
e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori.
Sarà il mio posto.
Sarà il posto di quelli come me.
Di quelli che arrivano ultimi,
e quasi sempre in ritardo,
ma arrivano,
cascasse il mondo.
Tienimi quel posto, Dio mio."
 
Eric Pearlman

 

domenica 24 aprile 2022

SAN GIOVANNI PAOLO II ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU'


 

Il Coro della Diocesi di Roma diretto da mons. Marco Frisina alla XV giornata mondiale della gioventù presieduta da san Giovanni Paolo II nel 2000.

Un momento indimenticabile!!!

domenica 20 marzo 2022

SIGNORE GESU' FERMACI

Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi. 

Signore Gesù, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi. 

Signore Gesù, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi. 

Signore Gesù, che vedi ancora le mani armate all'ombra della tua croce, abbi pietà di noi. 

Perdonaci Signore, perdonaci se non contenti dei chiodi con i quali trafiggemmo la tua mano, continuiamo ad abbeverarci al sangue dei morti dilaniati dalle armi".

Perdonaci se queste mani che avevi creato per custodire si sono trasformate in strumento di morte. 

Perdonaci Signore se continuiamo ad uccidere nostro fratello. 

Perdonaci se  continuiamo come Caino a togliere le pietre dal nostro campo per uccidere Abele. 

Perdonaci se continuiamo a giustificare con la nostra fatica la crudeltà, se con il nostro dolore legittimiamo l'efferatezza dei nostri gesti. 

Perdonaci la guerra, Signore. Perdonaci la guerra, Signore. Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, ti imploriamo, ferma la mano di Caino. 

Illumina la nostra coscienza. Non sia fatta la nostra volontà. Non abbandonarci al nostro agire. 

Fermaci Signore, fermaci. 

E quando avrai fermato la mano di Caino, abbi cura anche di lui, è nostro fratello. O Signore, poni un freno alla violenza. Fermaci Signore. Amen".

 

Scitta dall'Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, letta da papa Francesco all'udienza generale del 16/03/2022

domenica 27 febbraio 2022

QUANDO MORIRO'

Quando morirò dirò tutto a Dio.
Gli dirò che nel mondo che ha creato
a comandare c'è un essere ingrato.
Quando morirò dirò tutto a Dio,
gli dirò del vostro fare indifferente,
del vostro guardarci come fossimo niente.
 
Quando morirò dirò tutto a Dio.
Gli dirò che mi manca il mio papà
e che ora sento freddo in questa stanza.
Vorrei un mondo per chi come me
è nato dall'altra parte della strada,
è nato dall'altra parte della vita,
dalla parte sbagliata.
 
Quando morirò dirò tutto a Dio,
dei beni che ci avete confiscato,
tra questi ci sono
le persone che abbiamo amato.
 
Quando morirò dirò tutto a Dio,
dicono lui sia amico dei bambini
non come questi idioti
travestiti d'assassini.
 
Vorrei un mondo per chi come me
è nato dall'altra parte della strada,
è nato dall'altra parte della vita,
dalla parte sbagliata.
Vorrei un mondo per chi come me
è cullato dalle bombe della notte,
dalla polvere da sparo,
dai palazzi in fiamme,
dalle grida disperate delle mamme.
Dove hai nascosto la mia mamma, maledetta guerra ?
 
Quando morirò dirò tutto a Dio,
degli anni che mi avete rubato,
della vita che non ho mai vissuto,
ora vi saluto...
vado a dire tutto a Dio. 
 
Martina Attili