sabato 25 maggio 2013

L'EDUCAZIONE CHE CONTA


L’educazione che lascia tracce più profonde è sempre quella della casa. 
Io ho dimenticato molto di ciò che ho letto sui libri, 
ma ricordo ancora benissimo tutto quello che ho appreso dai genitori e dai vecchi

Beato Giovanni XXIII

giovedì 23 maggio 2013

IMPARARE A VIVERE


Se siamo disposti a dimenticare ciò che abbiamo fatto per gli altri
e a ricordare ciò che gli altri hanno fatto per noi.
Se siamo pronti a non tener conto di ciò che la vita ci deve,
ma a prendere nota di ciò che noi dobbiamo alla vita.
Allora abbiamo imparato a vivere.

sabato 18 maggio 2013

L'INNOVAZIONE...



...consiste nel vedere
ciò che hanno visto tutti
pensando ciò che 
non ha pensato nessuno.

Albert Szent-Györgyi

domenica 12 maggio 2013

NON SONO NATO INVANO

Buongiorno, mi chiamo Gabriele Francesco. Sono nato a Novara l’11 aprile 2013 e oggi avrei un mese, se fossi ancora vivo. Invece sono morto lo stesso giorno in cui sono nato. 
Adesso tutti starete pensando che mamma e papà non si sono comportati bene: in effetti mi hanno lasciato solo, sotto un cavalcavia, con indosso pochi stracci e senza un biberon nei paraggi. Ma io non mi permetto di giudicarli. 
Certo è che noi neonati siamo indifesi: ci buttano dai ponti, ci fanno esplodere sotto le bombe, ci vendono per pochi soldi. Siamo carne da telegiornale. 
Prima di chiudere gli occhi, mi sono raggomitolato tra i rifiuti per cercare conforto e ho pensato: ma è davvero così brutto questo mondo che sto già per lasciare? 
Poi mi sono sentito sollevare e sulla nuvola da cui vi scrivo ho visto che la bellezza c’è ancora. 
C’è bellezza nel camionista che mi ha trovato e nell’ispettore che mi ha messo questo nome meraviglioso: è importante avere un nome, significa che sei esistito davvero. C’è bellezza nei poliziotti che per il mio funerale hanno fatto una colletta a cui si sono uniti tutti, dai pompieri alle guardie forestali. 
E c’è, la bellezza, nella ditta di pompe funebri che ha detto «per il funerale non vogliamo un euro», così i soldi sono andati ai volontari che in ospedale aiutano i bimbi malati. Dove sono nato io, metteranno addirittura una targa. 
Allora non sono nato invano. Mi chiamo Gabriele Francesco, e ci sono ancora. 

NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE

In linea di massima la storia si ripete, sempre uguale a sè stessa, dagli inizi dei tempi.
Per vivere bene basterebbe semplicemente imparare dalla storia, quella degli altri e quella personale. 
E basterebbe imparare subito perché non è che la seconda volta che ripeti lo stesso errore le conseguenze saranno diverse.
Te l'ho detto, la storia è sempre uguale a sè stessa.

mercoledì 8 maggio 2013

LA TIRANNIA

Quando un popolo divorato dalla sete di libertà si trova ad aver coppieri che gliene versano quanta ne vuole fino a ubriacarlo, accade che i governanti pronti a esaudir le richieste dei sempre più esigenti sudditi vengano chiamati despoti. 
Accade che chi si dimostra disciplinato venga dipinto come un uomo senza carattere, un servo. 
Accade che il padre impaurito finisca col trattare i figli come suoi pari e non è più rispettato, che il maestro non osi rimproverare gli scolari e che questi si facciano beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti dei vecchi e per non sembrar troppo severi i vecchi li accontentino. 
In tale clima di libertà, e in nome della medesima, non v’è più rispetto e riguardo per nessuno. 
E in mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.

Platone

giovedì 2 maggio 2013

LA CRISI


Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. 
E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. 
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. 

La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. 
L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. 
Senza crisi non c'è merito. 
E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. 
Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. 
Invece, lavoriamo duro. 
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.

Albert Einstein