La gioia
dovrebbe essere la condizione naturale dell’uomo. Gioia è sinonimo di
soddisfazione,
beatitudine.
Anche la scienza
ultimamente ha dimostrato che essere felici fa bene e allunga la vita, perché
il nostro corpo produce tossine quando è triste e endorfine quando è felice.
Potrebbe sembrare più
facile a dirsi che a farsi, ma in realtà non è così, è facilissimo dimenticare
i torti subiti e non pensarci più semplicemente tenendo sempre presente che
nessun uomo “sa quello che fa” e che quindi è facile sbagliare, chissà quanti
torti abbiamo fatto noi senza accorgerci che stavamo ferendo qualcuno. Quindi,
tenendo sempre presente questo, volgiamo subito i nostri pensieri ad altro, non
torniamoci su continuamente, richiamiamo
alla mente un momento felice magari vissuto con la stessa persona che adesso ci
sta facendo un torto, o un progetto futuro piacevole, questo ci renderà più
facile perdonare e non serbare rancori che ci avvelenano la vita.
Insomma basterà non
fermarsi troppo a lungo sul fatto negativo e andare avanti perché rimuginare
troppo su fatti negativi fa male anche a noi. I pensieri negativi cominciano ad
occupare tutto il nostro cuore fino a che si impossesseranno anche di tutta la
nostra anima, il nostro corpo si andrà spegnendo senza che ce ne rendiamo conto
e la nostra mente si ottenebrerà.
Tra l’altro a volte i
motivi di un rancore sono così, veramente, futili che non vale la pena
conservarli a lungo, inoltre conservati a lungo si ingigantiscono e diventa più
difficile fare un passo di avvicinamento, che è sempre meglio che faccia la
persona offesa. Pensiamo che la vita è così breve che potremmo non avere il
tempo di chiarire, da un momento all’altro potremmo non esserci più.
Sarà più facile
mettendosi, anche brevemente e ognuno col proprio Dio, in preghiera pensando a
quanto successo, pregando per se e le persone coinvolte, chiedendo a Dio di
dare lumi per la soluzione pacifica del problema e allontanare da noi quel
pensiero.
Come abbiamo detto
spesso gli uomini agiscono male senza rendersene conto, e poi chi dice che
siamo noi dalla parte della ragione e gli altri dalla parte del torto? Chi ha
torto e chi ragione? Quando chiarite cercate in tutti i modi di tenere presente
queste considerazioni e non entrare nei circoli viziosi del “Io ho detto e tu
mi hai risposto”. Soprattutto cercate di tenere presente la frase che ha detto
Gesù a quanti erano pronti a lapidare Maddalena “Chi non ha mai sbagliato sia
pronto a scagliare la prima pietra”.
Quando nasciamo
arriviamo sulla terra senza istruzioni per la vita. Cerchiamo di scoprire come
funziona e commettiamo inevitabili errori. Così, le persone che ci stanno
attorno e che dovrebbero aiutarci a capire meglio certe cose, ci affibbiano
un’etichetta, stupido maldestro e così via. Queste etichette, più spesso di
quanto si creda, ci segui ranno per tutta la vita e la condizioneranno, nel
bene e nel male.
La cosa migliore sarebbe
dare istruzioni più dettagliate possibile prima che si inizi una qualunque
attività, più o meno nuova, anche se apparentemente semplice, per chi la compie
sempre.
Sarebbe buona norma
dare un periodo di prova adeguato a che la persona impari bene ciò che deve
fare e si abitui alle nuove regole evitando frasi del tipo “Se non fai come ti
dico non ti voglio più”.