domenica 18 settembre 2016

LA GIOIA



La gioia dovrebbe essere la condizione naturale dell’uomo. Gioia è sinonimo di soddisfazione,
beatitudine.
Anche la scienza ultimamente ha dimostrato che essere felici fa bene e allunga la vita, perché il nostro corpo produce tossine quando è triste e endorfine quando è felice.
Potrebbe sembrare più facile a dirsi che a farsi, ma in realtà non è così, è facilissimo dimenticare i torti subiti e non pensarci più semplicemente tenendo sempre presente che nessun uomo “sa quello che fa” e che quindi è facile sbagliare, chissà quanti torti abbiamo fatto noi senza accorgerci che stavamo ferendo qualcuno. Quindi, tenendo sempre presente questo, volgiamo subito i nostri pensieri ad altro, non torniamoci su continuamente,  richiamiamo alla mente un momento felice magari vissuto con la stessa persona che adesso ci sta facendo un torto, o un progetto futuro piacevole, questo ci renderà più facile perdonare e non serbare rancori che ci avvelenano la vita.
Insomma basterà non fermarsi troppo a lungo sul fatto negativo e andare avanti perché rimuginare troppo su fatti negativi fa male anche a noi. I pensieri negativi cominciano ad occupare tutto il nostro cuore fino a che si impossesseranno anche di tutta la nostra anima, il nostro corpo si andrà spegnendo senza che ce ne rendiamo conto e la nostra mente si ottenebrerà.
Tra l’altro a volte i motivi di un rancore sono così, veramente, futili che non vale la pena conservarli a lungo, inoltre conservati a lungo si ingigantiscono e diventa più difficile fare un passo di avvicinamento, che è sempre meglio che faccia la persona offesa. Pensiamo che la vita è così breve che potremmo non avere il tempo di chiarire, da un momento all’altro potremmo non esserci più.
Sarà più facile mettendosi, anche brevemente e ognuno col proprio Dio, in preghiera pensando a quanto successo, pregando per se e le persone coinvolte, chiedendo a Dio di dare lumi per la soluzione pacifica del problema e allontanare da noi quel pensiero.
Come abbiamo detto spesso gli uomini agiscono male senza rendersene conto, e poi chi dice che siamo noi dalla parte della ragione e gli altri dalla parte del torto? Chi ha torto e chi ragione? Quando chiarite cercate in tutti i modi di tenere presente queste considerazioni e non entrare nei circoli viziosi del “Io ho detto e tu mi hai risposto”. Soprattutto cercate di tenere presente la frase che ha detto Gesù a quanti erano pronti a lapidare Maddalena “Chi non ha mai sbagliato sia pronto a scagliare la prima pietra”.
Quando nasciamo arriviamo sulla terra senza istruzioni per la vita. Cerchiamo di scoprire come funziona e commettiamo inevitabili errori. Così, le persone che ci stanno attorno e che dovrebbero aiutarci a capire meglio certe cose, ci affibbiano un’etichetta, stupido maldestro e così via. Queste etichette, più spesso di quanto si creda, ci segui ranno per tutta la vita e la condizioneranno, nel bene e nel male.
La cosa migliore sarebbe dare istruzioni più dettagliate possibile prima che si inizi una qualunque attività, più o meno nuova, anche se apparentemente semplice, per chi la compie sempre. 
Sarebbe buona norma dare un periodo di prova adeguato a che la persona impari bene ciò che deve fare e si abitui alle nuove regole evitando frasi del tipo “Se non fai come ti dico non ti voglio più”.