lunedì 21 luglio 2014

LA SAPIENZA

Presso gli antichi popoli la sapienza era l’insieme delle norme che regolavano l’universo, come erano state stabilite dalla divinità. Solo in seguito divenne il termine per indicare le capacità di buon governo e di saggia amministrazione dei re e dei funzionari di corte.
Nella tradizione biblica il re Salomone è stato sempre considerato il modello del re sapiente, fino ad attribuirgli quella che è stata chiamata “la corrente sapienziale” che ha permeato tutto l’antico mondo orientale.
Riferito all’uomo, il termine sapienza può essere inteso come la dimensione spirituale interiore dell’esistenza, quella che noi chiamiamo dimensione religiosa.
Alla sua luce l’uomo comprende se stesso, gli avvenimenti, le stesse necessità del suo vivere e i rapporti con il prossimo.
La sapienza è la capacità di riferire tutto a Dio e alla sua Parola, più che esprimere l’intelligenza o le molte doti dell’uomo, è l’elemento che distingue un uomo dall’altro.
Nei libri sapienziali, infatti, l’uomo sapiente viene chiamato “giusto”, l’uomo non sapiente “empio”.


Primo Gironi

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