Figurati: se hai provato una biopsia midollare, alla parola paura impari a dare il giusto significato».
Gli amici della scuola, invece, si sono quasi tutti dileguati, persi: ma non è facile stare vicino ad una persona ammalata di tumore.
Si è spesso arrabbiati, scontrosi, deboli: è una cosa che richiede tempo, tanto tempo.
Oggi sono un’altra persona, non so se migliore o peggiore: di sicuro diversa. E averne consapevolezza penso sia la mia vera prova di maturità.
Sì, gli sguardi delle persone che ti fissano e si etichettano come “quella ammalata” sono mortali. Ma il tumore e le terapie modificano il corpo, bisogna imparare ad accettare anche quello. La mia testa rasata era il segno della mia battaglia, del mio essere guerriera.
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