giovedì 9 gennaio 2014

DOV'E' TUO FRATELLO?

“Dov’è tuo fratello?”, la voce del suo sangue grida fino a me, dice Dio
Questa domanda è rivolta a me, a te, a ciascuno di noi. 
Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. 
Chi è il responsabile di questo sangue?...Nessuno! 
Tutti noi rispondiamo: non sono io, io non c’entro. 
Ma Dio chiede a ciascuno di noi: “Dov’è il sangue di tuo fratello che grida fino a me?”. 
Oggi nessuno si sente responsabile di questo; abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna; siamo caduti nell’atteggiamento ipocrita del sacerdote e del servitore dell’altare, di cui parla Gesù nella parabile del Buon Samaritano: guardiamo il fratello mezzo morto sul ciglio della strada e continuiamo per la nostra strada e ci sentiamo a posto. 
La cultura del benessere ci rende insensibili alle grida degli altri. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro! “Adamo dove sei?”, “Dov’è tuo fratello?”, sono le domande che Dio pone all’inizio della storia dell’umanità e che rivolge anche a tutti gli uomini del nostro tempo, anche a noi.


Papa Francesco a Lampedusa 08/07/2013

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