Una volta Papa Wojtyla doveva pranzare con un vescovo italiano.
Il prelato giunse in ritardo nell'appartamento papale e si scusò con Giovanni Paolo II raccontando di aver incrociato in San Pietro un suo ex sacerdote, divenuto da 17 anni un barbone e di essersi fermato a parlare con lui.
Il Papa gli disse di andarlo a cercare e di portarlo a tavola.
Il barbone, imbarazzato e impacciato, pranzò con Wojtyla.
A fine pasto, il pontefice gli chiese: "Vuoi confessarmi?". Il barbone disse di sì, con l'incredulità e la gioia dipinte sul volto.
Dopo quell'incontro, senza che nulla gli venisse chiesto sul suo passato, il barbone tornò a fare il prete. Questo era Karol, l'uomo "immerso in Dio".
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