martedì 9 giugno 2015

IMMIGRATI E RIFUGIATI


Da qualche parte è scritto che due degli eventi più traumatici in una vita normale sono il lutto e il cambiamento della casa. Ciò è vero in una vita normale. 
Ma molte persone vivono in situazioni anomale nelle quali c'è conflitto e l'unico modo per sfuggirvi è abbandonare tutto e scappare. Spesso accade che se il conflitto è troppo vicino, diventa troppo tardi per organizzarsi in modo appropriato: è una esperienza di traumi profondi che traumatizza e ferisce dai più giovani ai molto anziani. 
Non ci sorprende che i rifugiati comprendano appieno il valore di un caldo benvenuto e l'accoglienza rispettosa di coloro che li ricevono.
Al termine del messale giornaliero ci sono solitamente le preghiere per la pioggia o per il bel tempo, per scongiurare uragani, terremoti e carestie. 
C'è anche una meravigliosa preghiera per i rifugiati e gli esiliati:

Signore, nessun essere umano ti è estraneo e nessuno è così lontana da non poter essere aiutato da te; non dimenticare i rifugiati, gli esiliati ed i bambini separati dalla loro famiglia. Fai che le loro sofferenze abbiano temine e fai che anche noi possiamo accogliere coloro che il mondo ha respinto. Aiutaci ad avere lo stesso amore e rispetto che tu nutri per loro. Per nostro Signore Gesù Cristo.

Gerard J. Clarke SJ, estratto da Preghiera VIva

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