venerdì 3 aprile 2015

GLI OMOSESSUALI



Qualcuno li accoglie senza porsi tanti problemi. Altri li hanno discriminati già. Altri ancora dicono che sono cattivi e che non riescono ancora a prendere una posizione. 
Io, che ho conosciuto alcuni omosessuali e ho anche avuto modo di parlare con loro, facendo attenzione alle loro parole, ho sentito quasi sempre salire su una rabbia che con molta probabilità è causata da dolori profondi che risiedono nel cuore.
Il dolore di chi si sente rifiutato dalla società, perché il dolore più grande che si possa provare è quello di non sentirsi accolto così come si è. 
La stessa rabbia che provano tutti gli esclusi del mondo e che poi si tramuta in ribellione o pazzia, la rabbia di chi non si sente ascoltato.
Poiché il primo nucleo di società è la famiglia, è probabile che il più delle volte il dolore sia causato proprio al suo interno ed è perciò lì che bisogna cercare le soluzioni per prevenire i nostri dolori.
E’ proprio all’interno della famiglia che bisogna cominciare a sentire e vivere il valore dell’uguaglianza, perché ogni suo membro potrebbe sentirsi emarginato per motivi diversi.
Qual è allora la soluzione? Applicare una prima forma di giustizia sociale proprio in famiglia: ascoltare sempre tutti, lasciare esprimere apertamente a ognuno il proprio pensiero e poi, se necessario, prendere una decisione unica che lasci a tutti il sapore buono dell’essere stati ascoltati e compresi.

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